
Debutto da sogno per i belgi che espugnano il Philips Stadion con un sonoro 1-3. Tattica impeccabile e cinismo sotto porta stendono un PSV spento e privo di idee.
EINDHOVEN – Una notte da incubo per il PSV Eindhoven, una serata da sogno per il Royale Union Saint-Gilloise. Il debutto in Champions League si trasforma in una vera e propria lezione di calcio per gli olandesi, travolti dalla freschezza e dall’organizzazione dei belgi che, con un netto 1-3, si prendono prepotentemente la vetta del girone. Il Philips Stadion, gremito di tifosi speranzosi, ha assistito impotente al tracollo della propria squadra, incapace di reagire alla tattica avvolgente e al cinismo sotto porta degli ospiti.
La partita si apre con un PSV volenteroso, che cerca di imporre il proprio gioco fin dai primi minuti. Tuttavia, la pressione dei padroni di casa si rivela sterile, incapace di creare veri pericoli alla porta difesa da Moris. Il Royale Union, dal canto suo, si difende con ordine e riparte con velocità, sfruttando le amnesie difensive degli olandesi.
Il primo squillo arriva al 27° minuto, quando Lapoussin, ben servito da Puertas, si infila tra le maglie della difesa e batte Benitez con un preciso diagonale. Il gol gela il Philips Stadion e scuote il PSV, che prova a reagire con nervosismo, senza però trovare la chiave per scardinare la solida retroguardia belga.
La doccia fredda definitiva arriva al 41° minuto. Corner dalla destra, svetta Burgess che, complice una marcatura blanda, insacca di testa. 0-2 e PSV completamente in bambola. L’intervallo arriva come una liberazione per i padroni di casa, che hanno bisogno di riordinare le idee e ritrovare la grinta smarrita.
Al rientro in campo, il PSV prova a cambiare marcia, con l’ingresso di alcuni giocatori più freschi. La pressione aumenta e, al 55° minuto, Bakayoko accorcia le distanze, sfruttando un errore della difesa belga e insaccando a porta vuota. Il gol riaccende le speranze dei tifosi, che spingono la squadra alla ricerca del pareggio.
Ma è solo un fuoco di paglia. Al 72° minuto, il Royale Union SG chiude definitivamente i conti. Contropiede perfetto, Amoura si invola verso la porta, salta Benitez e deposita in rete. 1-3 e Philips Stadion ammutolito. Gli ultimi minuti sono un mero controllo da parte dei belgi, che gestiscono il vantaggio con esperienza e senza rischiare nulla.
Analisi Tattica:
Il Royale Union SG ha impostato una partita perfetta dal punto di vista tattico. Difesa compatta e ordinata, centrocampo dinamico e capace di recuperare palloni, attacco veloce e cinico. Mister Geraerts ha preparato la partita nei minimi dettagli, sfruttando al meglio le debolezze del PSV. La squadra belga ha dimostrato grande maturità e consapevolezza dei propri mezzi, giocando con umiltà e determinazione.
Il PSV, dal canto suo, è apparso spento e privo di idee. La squadra di Bosz ha faticato a creare occasioni da gol e ha sofferto la velocità e l’organizzazione degli avversari. La difesa è apparsa fragile e disattenta, il centrocampo lento e prevedibile, l’attacco sterile e incapace di impensierire la retroguardia belga.
Le Pagelle:
* Lapoussin (Royale Union SG): 7.5 – Il gol che sblocca la partita, una prestazione di grande dinamismo e qualità.
* Burgess (Royale Union SG): 7 – Roccioso in difesa e decisivo in attacco con il gol del raddoppio.
* Amoura (Royale Union SG): 7 – Entra e chiude la partita con un gol da opportunista.
* Bakayoko (PSV): 6.5 – Uno dei pochi a salvarsi nel naufragio olandese, il gol illude i tifosi.
* Benitez (PSV): 5 – Incolpevole sui gol, ma non trasmette sicurezza al reparto.
Considerazioni Finali:
Il Royale Union SG ha dimostrato di essere una squadra solida e ben organizzata, capace di competere ad alti livelli anche in Champions League. La vittoria contro il PSV è un segnale importante e lancia un chiaro messaggio alle altre squadre del girone. Il PSV, invece, dovrà analizzare attentamente gli errori commessi e ritrovare la grinta e la determinazione che lo hanno contraddistinto nelle ultime stagioni. La strada per la qualificazione agli ottavi di finale si fa subito in salita. Questa sconfitta brucia, ma deve servire da lezione per il futuro. La Champions League non perdona, e il Royale Union SG lo ha dimostrato senza pietà.