
Un gol di Lorenzo Pellegrini nel primo tempo regala alla Roma di Gian Piero Gasperini un derby infuocato, giocato in un Olimpico gremito e con un finale al cardiopalma. La Lazio di Maurizio Sarri, nonostante il tentativo di reazione nella ripresa, non è riuscita a scardinare la solida difesa giallorossa, incappando in una sconfitta che lascia l’amaro in bocca e con due espulsioni che complicano ulteriormente il quadro.
La Cronaca del Match
Il derby inizia con grande intensità, ma è la Roma a prendere in mano le redini del gioco, forte di un atteggiamento più aggressivo e propositivo. La Lazio fatica a trovare le giuste distanze e a costruire azioni pericolose. Al 38′ il vantaggio giallorosso: Matías Soulé inventa un assist delizioso per Lorenzo Pellegrini, che non si fa pregare e batte Provedel con un preciso diagonale. 0-1 e Olimpico romanista in delirio. Il primo tempo si chiude con il vantaggio meritato degli ospiti.
Nella ripresa, Sarri prova a scuotere i suoi con alcuni cambi, ma la Roma si difende con ordine e riparte in contropiede. La Lazio aumenta la pressione, ma Svilar si fa trovare pronto sulle poche conclusioni dei biancocelesti. Il finale è nervoso e concitato, con l’arbitro Sozza costretto a sventolare diversi cartellini.
Le Formazioni e le Scelte Tattiche
Maurizio Sarri schiera la Lazio con il suo classico 4-3-3, affidandosi in avanti al tridente Pedro, Boulaye Dia e Mattia Zaccagni. A centrocampo, spazio a Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru. In difesa, davanti a Provedel, la linea a quattro è composta da Marušić, Gila, Romagnoli e Nuno Tavares.
Gian Piero Gasperini risponde con un 3-4-1-2, con Lorenzo Pellegrini a svariare dietro le due punte, Matías Soulé ed Evan Ferguson. A centrocampo, la coppia formata da Manu Koné e Bryan Cristante, con Angeliño e Rensch sulle fasce. In difesa, davanti a Svilar, il terzetto Çelik, Mancini e Ndicka.
Le scelte tattiche iniziali premiano Gasperini, con la Roma più compatta e pericolosa in fase offensiva. Il modulo più prudente dei giallorossi ha imbrigliato il gioco della Lazio, rendendo difficile per i biancocelesti creare occasioni da gol.
Gli Episodi Chiave
La partita è stata caratterizzata da diversi episodi chiave. Al 14′ Dele-Bashiru esce per infortunio ed entra Reda Belahyane. Nel secondo tempo, al 46′, Sarri prova a dare una scossa inserendo Cataldi e Luca Pellegrini al posto di Rovella e Tavares. Al 62′, Castellanos lascia il posto a Dia, mentre al 79′ Noslin viene sostituito da Pedro.
Sul fronte Roma, al 66′ Dovbyk cede il posto a Ferguson. Al 73′, doppio cambio per Gasperini: Pisilli e Baldanzi lasciano il posto a Pellegrini e Soulé. All’81’, El Aynaoui e Angelino prendono il posto di Cristante e Tsimikas.
Nel finale, la tensione sale alle stelle. All’83’ Ndicka viene ammonito per un fallo tattico. All’86’ Belahyane si fa espellere per un intervento scomposto. All’88’ anche Gila rimedia un cartellino giallo.
L'Analisi Statistica
Il possesso palla è stato equamente diviso (50% a testa), ma la Roma ha dimostrato maggiore concretezza, creando più occasioni da gol. I giallorossi hanno totalizzato 13 tiri totali (6 in porta) contro i 10 della Lazio (solo 2 nello specchio della porta). La Roma ha anche conquistato più calci d’angolo (6 contro 3). La partita è stata molto fisica, con la Lazio che ha commesso 14 falli contro i 22 della Roma.
I Protagonisti
Lorenzo Pellegrini è stato senza dubbio il protagonista del match, siglando il gol decisivo e guidando la Roma con grande personalità. Matías Soulé ha fornito l’assist vincente, confermando il suo ottimo momento di forma. Tra i migliori in campo anche Svilar, autore di interventi decisivi, e la solida difesa giallorossa.
Nella Lazio, pochi giocatori sono riusciti a distinguersi. Provedel ha evitato un passivo più pesante, mentre Guendouzi ha lottato a centrocampo, senza però riuscire a dare la scossa ai suoi compagni. Dia è apparso in ombra, mentre Zaccagni non è riuscito a incidere come suo solito.
Conclusioni
La vittoria nel derby rappresenta una grande iniezione di fiducia per la Roma di Gasperini, che sale in classifica e dimostra di poter competere con le migliori squadre del campionato. Per la Lazio di Sarri, invece, si tratta di una battuta d’arresto che evidenzia alcune difficoltà in fase offensiva e una certa fragilità difensiva. La doppia espulsione complica ulteriormente il quadro, costringendo Sarri a rivedere le sue scelte in vista dei prossimi impegni. La strada per la Lazio è ancora lunga e tortuosa.