
Doppiette di Kean e Peretz, due autogol e il sigillo di Tonali al 91′ decidono una gara incredibile, fondamentale per le qualificazioni al Mondiale 2026.
TEL AVIV – Una serata di calcio che entra di diritto nella storia delle qualificazioni mondiali. L’Italia di Ivan Gennaro Gattuso espugna il campo di Israele con un rocambolesco 5-4, al termine di una partita pirotecnica, ricca di colpi di scena e decisa solo in pieno recupero. Una vittoria fondamentale per il cammino degli Azzurri verso il Mondiale 2026, ma ottenuta con una sofferenza inaudita contro un Israele mai domo.
La cronaca della partita è un susseguirsi di emozioni fin dai primi minuti. A sbloccare il risultato è un episodio sfortunato per gli Azzurri: al 16′, un’azione offensiva di Israele si conclude con una deviazione nella propria porta di Manuel Locatelli, che spiazza Donnarumma per l’1-0 dei padroni di casa. L’Italia reagisce e, dopo aver costruito diverse occasioni, trova il pareggio al 40′ con Moise Kean, abile a finalizzare un assist perfetto di Mateo Retegui.
La ripresa si apre con un ritmo, se possibile, ancora più forsennato. Israele torna avanti al 52′ con il centrocampista Dor Peretz, servito da Manor Solomon. La gioia israeliana dura però appena due minuti: al 54′, l’asse Retegui-Kean funziona di nuovo, con l’attaccante della Juventus che sigla la sua doppietta personale per il 2-2. L’inerzia è tutta dalla parte dell’Italia, che completa la rimonta al 58′ con Matteo Politano, imbeccato ancora da un Mateo Retegui in versione assist-man deluxe (tre passaggi vincenti per lui). La squadra di Gattuso sembra prendere il controllo totale quando il subentrato Giacomo Raspadori, su assist di un altro nuovo entrato, Davide Frattesi, firma il 4-2 all’81’. Partita chiusa? Niente affatto.
Nel finale accade l’impensabile. All’87’, un altro autogol, questa volta di Alessandro Bastoni, riapre clamorosamente i giochi. Sulle ali dell’entusiasmo, Israele si getta in avanti e all’89’ trova l’incredibile pareggio del 4-4 con la doppietta di Dor Peretz, che fa esplodere lo stadio. Ma il cuore azzurro è infinito e, quando tutto sembrava perduto, al primo minuto di recupero, Sandro Tonali trova il guizzo vincente su assist di Andrea Cambiaso, fissando il punteggio finale sul definitivo 5-4 per l’Italia.
L’analisi statistica conferma la natura offensiva della gara, ma sottolinea un predominio territoriale e di pericolosità da parte dell’Italia. Gli Azzurri hanno concluso con il 54% di possesso palla e un numero maggiore di tiri totali (17 a 11) e di attacchi pericolosi (53 a 28). Entrambe le squadre hanno mostrato una mira eccellente, con 7 tiri nello specchio a testa. La differenza l’hanno fatta la freddezza e la qualità dei singoli, oltre all’impatto decisivo dei cambi effettuati da Gattuso, con Raspadori, Frattesi e Cambiaso tutti protagonisti nelle azioni finali.
Una vittoria che vale tre punti pesantissimi, ma che lascia aperti molti interrogativi sulla tenuta difensiva di una squadra capace di segnare cinque gol in trasferta ma anche di subirne quattro, due dei quali per sfortunate autoreti. Per Israele resta il rammarico per una rimonta sfiorata e una prestazione di grande orgoglio che meritava forse un punto.