
La Cronaca del Match
Una Dinamo Zagabria cinica e spietata espugna il campo del Maccabi Tel Aviv, imponendosi con un netto 1-3 nella seconda giornata della fase a gironi di UEFA Europa League. Una vittoria meritata per la squadra croata, guidata da un Dejan Ljubičić in stato di grazia, autore di una doppietta decisiva.
La partita si è accesa fin dai primi minuti. Al 14′ il Maccabi Tel Aviv passa in vantaggio con Saied Abu Farchi, abile a sfruttare un preciso assist di Ben Lederman per battere l’incolpevole Ivan Nevistić. Punteggio parziale: 1-0 per i padroni di casa.
La gioia dei tifosi israeliani dura però solo due minuti. Al 16′ Mateo Lisica pareggia i conti con un preciso tiro, su assist di Josip Mišić, che non lascia scampo a Roei Mashpati. Punteggio parziale: 1-1.
La Dinamo non si accontenta e continua a spingere. Al 19′ Dejan Ljubičić firma il sorpasso, sfruttando un assist di Moris Valinčić e portando la squadra croata in vantaggio. Punteggio parziale: 1-2.
Nella ripresa, il Maccabi prova a reagire, ma la Dinamo si difende con ordine e riparte in contropiede. Al 72′ arriva il colpo del definitivo KO: ancora Dejan Ljubičić, questa volta su assist di Dion Drena Beljo, sigla la doppietta personale e fissa il risultato sull’1-3.
Le Formazioni e le Scelte Tattiche
Žarko Lazetić, allenatore del Maccabi Tel Aviv, schiera i suoi con un offensivo 4-2-3-1, puntando sulla velocità di Kervin Andrade e Saied Abu Farchi in avanti. La formazione titolare vede Roei Mashpati tra i pali, linea difensiva composta da Tyrese Asante, Heitor, Mohamed Camara e Roy Revivo. A centrocampo Ben Lederman e Issouf Sissokho agiscono da schermo davanti alla difesa, mentre Hélio Varela, Kristijan Belić e Kervin Andrade supportano l’unica punta Saied Abu Farchi.
Mario Kovačević, tecnico della Dinamo Zagabria, risponde con lo stesso modulo, il 4-2-3-1, cercando di sfruttare la solidità difensiva e la velocità dei suoi attaccanti. In porta Ivan Nevistić, difesa a quattro con Moris Valinčić, Kévin Théophile-Catherine, Scott McKenna e Bruno Goda. Mediana affidata a Miha Zajc e Josip Mišić, mentre Mateo Lisica, Dejan Ljubičić e Arber Hoxha agiscono alle spalle di Dion Drena Beljo.
Gli Episodi Chiave
La partita è stata corretta, con pochi interventi duri. L’arbitro portoghese Antonio Nobre ha estratto due cartellini gialli. Al 45+1′ è stato ammonito Moris Valinčić della Dinamo Zagabria. Al 75′ è toccato a Roy Revivo del Maccabi Tel Aviv finire sul taccuino del direttore di gara.
Diverse le sostituzioni effettuate dai due allenatori per cercare di cambiare l’inerzia della partita. Al 63′ Lazetić opera un triplo cambio: dentro Osher Davida per Saied Abu Farchi, Dor Peretz per Ben Lederman e Raz Shlomo per Heitor. Al 68′ Sagiv Jehezkel prende il posto di Hélio Varela. Al 78′ Elad Madmon sostituisce Roy Revivo.
Kovačević risponde al 67′ inserendo Monsef Bakrar al posto di Arber Hoxha. All’81’ doppio cambio: Sandro Kulenović per Dion Drena Beljo e Luka Stojković per Dejan Ljubičić. Nel finale, al 90+1′, spazio anche per Marko Soldo e Gabriel Vidović, che prendono il posto rispettivamente di Mateo Lisica e Miha Zajc.
L'Analisi Statistica
Il Maccabi Tel Aviv ha dominato il possesso palla con un impressionante 78%, contro il 22% della Dinamo Zagabria. Tuttavia, la supremazia territoriale non si è tradotta in concrete occasioni da gol. I padroni di casa hanno totalizzato 11 tiri (4 in porta), mentre la Dinamo è stata più cinica, con 6 tiri totali e 5 nello specchio della porta.
Il Maccabi ha avuto più corner (5 contro 3), ma la Dinamo si è dimostrata più efficace in fase realizzativa. Sul fronte disciplinare, 8 falli commessi dal Maccabi contro gli 11 della Dinamo.
I Protagonisti
Il protagonista assoluto della partita è stato senza dubbio Dejan Ljubičić, autore di una doppietta che ha deciso il match. Ottima anche la prestazione di Mateo Lisica, autore del gol del pareggio. Tra le fila del Maccabi si è distinto Ben Lederman, per l’assist fornito in occasione del gol di Abu Farchi.
Conclusioni
Una vittoria importantissima per la Dinamo Zagabria, che si rilancia nel girone di Europa League e dimostra di avere carattere e cinismo. Il Maccabi Tel Aviv, nonostante il predominio territoriale, ha pagato a caro prezzo la scarsa concretezza in fase offensiva e dovrà reagire nelle prossime partite per non compromettere il cammino europeo. La squadra di Lazetić dovrà lavorare sulla finalizzazione e sulla solidità difensiva per poter competere con le altre squadre del girone. La Dinamo, invece, può guardare al futuro con ottimismo, forte di un attacco prolifico e di una difesa solida.